L’ipoacusia consiste nell’incapacità, parziale o totale, di percepire un suono in una o entrambe le orecchie. Alcune persone nascono con un deficit uditivo (ipoacusia congenita), mentre altre possono svilupparlo gradualmente con l’avanzare dell’età (presbiacusia) o come conseguenza di malattie o traumi fisici. Si ritiene che l’ereditarietà e l’esposizione cronica a rumori forti siano i principali fattori che contribuiscono alla perdita di udito nel corso del tempo. Altri fattori, come la presenza di un tappo di cerume o di corpi estranei nel condotto uditivo, possono impedire la normale percezione dei suoni. La diagnosi consente di determinare la gravità del problema all’udito.
Per capire come si verifica la perdita dell’udito, è anzitutto importante apprendere i meccanismi che permettono di percepire una sensazione uditiva.
Il suono consiste in onde pressorie condotte attraverso l’aria o l’acqua.
Per udire normalmente, tutte le componenti dell’orecchio devono funzionare correttamente.
Le onde sonore attraversano il canale uditivo e raggiungono il timpano.
Queste onde sonore fanno vibrare il timpano e i tre ossicini all’interno dell’orecchio medio.
Le vibrazioni vengono trasferite ai fluidi nell’orecchio interno spiraliforme (ovvero la coclea) e fanno muovere le minuscole cellule ciliate all’interno della coclea. Le cellule ciliate rilevano il movimento e lo trasformano in segnali chimici per il nervo uditivo.
Il nervo uditivo invia, sotto forma di impulsi elettrici, le informazioni al cervello, dove esse vengono interpretate.
Ipoacusia trasmissiva:
Si verifica quando il suono non è condotto in modo efficiente dall’orecchio esterno all’interno (sono coinvolti timpano ed ossicini ), spesso come risultato di un’ostruzione determinata, ad esempio, da un tappo di cerume o da un accumulo di liquido a causa di un’infezione all’orecchio. L’ipoacusia trasmissiva di solito comporta una riduzione del livello sonoro ed i suoni sono percepiti come deboli.
Ipoacusia neurosensoriale:
Riduce la capacità di sentire i suoni deboli e si manifesta quando le cellule ciliate nell’orecchio interno (coclea) o le vie nervose subiscono un danno. L’ipoacusia neurosensoriale rappresenta il tipo più comune di calo permanente dell’udito e soprattutto una conseguenza del naturale processo di invecchiamento o di un trauma.
Ipoacusia uditiva mista:
Le perdite uditive di tipo misto sono la combinazione di una perdita trasmissiva con una di tipo neurosensoriale,derivata da problemi presenti nell’orecchio medio o esterno ed orecchio interno.
Associati alla perdita di udito possono includere:
Quando si soffre di ipoacusia, ci si può sentire isolati, frustrati e disorientati. Con il passare del tempo diventa sempre più difficile comunicare con la propria famiglia, sul lavoro e con le altre persone, e si corre il rischio di isolarsi. E’ importante sottoporsi regolarmente a una visita di controllo.
Grazie all’uso di soluzioni uditive adeguate, la maggior parte delle persone affette da ipoacusia può tornare a sentire; anche coloro che sono affetti da ipoacusia profonda. Non trascurate la situazione. L’ipoacusia può presentarsi gradualmente o in maniera improvvisa. Non siamo sempre in grado di identificarne le cause, ma sicuramente le probabilità di poterla trattare efficacemente sono maggiori se si agisce tempestivamente.
Compila il form per essere ricontattato da un nostro operatore.